ottobre
L’evento di ANTLO NORD OVEST a Torino l’8 novembre
Memoriale per il professor Pietro Bracco
Mario Miceli: «Un'occasione preziosa per l'orto-odontotecnica»
È stato uno dei padri dell'ortodonzia in Italia. Al professore Pietro Bracco , fondatore e direttore della Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia dell'Università di Torino , l' 8 novembre sarà dedicata una giornata di studi presso la Dental School del capoluogo piemontese. L'evento è organizzato da ANTLO NORD-OVEST
e patrocinato dalla SUSO , sindacato di categoria degli ortognatodontisti nato per iniziativa dello stesso Bracco, insieme all' Università di Torino , al Dipartimento di Scienze Chirurgiche , all' AIOI (Academia Internacional de Odontologia Integral Italia), all' AIOT (Accademia Italiana Ortodonzia Tecnica) e all' OR-TEC (Associazione Tecnici Ortodontisti Italiani).
«Pietro Bracco è stato una figura di spicco nel panorama ortodontico internazionale tanto da aver dato vita alla cosiddetta Scuola di Torino ispirata al principio dell'armonia della funzione e nota in tutto il mondo» - ricorda Mario Miceli , responsabile nazionale Ortho-ANTLO che di Bracco è stato allievo e collaboratore.
Nel corso del Memorial Professor Pietro Bracco , dopo il ricordo affettuoso di familiari, colleghi e allievi, rivivranno importanti aspetti del magistero scientifico dell'illustre clinico. «Tra i relatori avremo la professoressa Maria Grazia Piancino , una delle sue più affermate allieve che illustrerà il lascito del professore in ambito scientifico-accademico, facendo il punto sui risultati della ricerca dell'Università di Torino e sull'attualità della diagnosi e terapia funzionalizzante» - spiega Miceli - «Ci saranno inoltre i contributi della dottoressa Rosa Maria Laponte , in merito alla riabilitazione linguistica con l'utilizzo delle placche funzionalizzanti di Bracco, del dottor Paolo Loreti , sulla terapia ortopedica con l'impiego delle apparecchiature extraorali della Scuola di Torino, e del dottor Antonino Castiglia che illustrerà l'efficacia delle placche funzionalizzanti Cervera-Bracco». Il fil rouge delle relazioni dei clinici sarà dunque l'individuazione e la comprensione dei principi della scuola di Bracco mentre al parterre di odontotecnici, in particolare al maestro Roberto Giammarini e allo stesso Mario Miceli, toccherà il compito di introdurre il pubblico nel momento della costruzione dei dispositivi che Bracco ha ideato secondo quei medesimi principi.
Giammarini si occuperà delle fasi di laboratorio e delle peculiarità tecniche della placca funzionale Cervera Bracco, un dispositivo apparentemente semplice nella sua realizzazione ma che invece richiede l'applicazione di protocolli ben definiti anche sul piano sequenziale, mostrando come la modellazione dei componenti in filo e la forma delle resine sono gli elementi fondamentali per creare un apparecchio efficiente e confortevole. Miceli - presidente del convegno insieme ai correlatori Alessandro Genchi e Paolo Mola - nel suo intervento conclusivo presenterà le caratteristiche e le modalità di costruzione del PFB, la placca funzionalizzante a morso posteriori di Bracco.
«Questo evento» - dichiara ancora Miceli - «suggerisce una significativa interlocuzione di ANTLO con l'Università e avrà una platea di clinici oltre che di odontotecnici, rappresentando soprattutto per questi ultimi un'occasione preziosa. Avere ben chiaro come funziona un dispositivo in bocca, infatti, insegna a costruirlo in maniera soddisfacente, anche con specifici e sottili accorgimenti per consentirne la precisa funzione. Il professor Bracco, insieme al professor Ennio Giannì , è stato tra i primi a valorizzare e stimolare l'odontotecnica insegnando agli odontotecnici come realizzare questi apparecchi. Nella sua visione armonica lui - che non parlava mai solo di ortodonzia, piuttosto di ortognatodonzia correlandola sempre alla funzione - ha compreso subito il valore dell'alleanza tra il clinico e l'odontotecnico per garantire la salute del paziente. Un'alleanza che, come sappiamo, è uno dei mantra della nostra Associazione».
E proprio la ricezione da parte dell'odontotecnica della lezione di Bracco, fatta anche della garanzia di metodi e materiali sicuri e della priorità assoluta della salute del paziente, pone al settore una nuova sfida: il riconoscimento, cioè, di una ulteriore specializzazione per l'odontotecnico che si occupa di apparecchi ortodontici. «All'odontotecnico» - rilancia Miceli - «dovrebbe essere riconosciuto prima il profilo di professionista sanitario per il quale ANTLO si sta battendo strenuamente da anni e, all'interno di questo, dovrebbero essere istituite delle specializzazioni. L'ortodonzia è sicuramente la più complessa perché è estremamente ampia e si va a intrecciare con la gnatologia. Ad oggi si possono registrare in ambito accademico di istituire corsi e scuole di specializzazione come la Scuola di Specializzazione in Tecnica Ortodontica di Bologna creata dal professore Daniele Francioli , di cui mi onoro di far parte, e il Corso di Specializzazione in Tecnica Ortodontica dell' Università di Roma Tor Vergata , diretto dalla professoressa Paola Cozza e dal maestro Ciro Pisano . Sicuramente gli orto-odontotecnici, come del resto tutta la categoria, meritano una maggiore attenzione istituzionale. E ANTLO è pronto a fare la sua parte. Nell'ambito dell'orto-odontotecnica siamo impegnati a promuovere eventi mirati ogni anno e già abbiamo acceso i motori per il prossimo evento nazionale di Padova a fine febbraio, organizzato da ANTLO NORD-OVEST , dove avremo sia la sessione protesica che quella ortodontica con illustri relatori come Arturo Fortini ; e poi per l' International Antlo Meeting di ottobre 2026 ad Arezzo dove, in un appuntamento di caratura internazionale, ci sarà ampio spazio anche per l'ortodonzia».